Giorno 1

Isola dei musei

L’isola dei musei altro non è che una piccola porzione di terra circondata dalla Sprea nel cuore di Berlino. Ospita nel raggio di pochi chilometri ben 5 dei più importanti musei di Berlino: il Pergamonmuseum, il Bode-Museum, il Neues Museum, il Alte Nationalgalerie e L’Altes Museum.

Visitarli tutti in un giorno è impossibile se volete godervi a pieno tutto quello che hanno da offrire.

Io vi consiglio il Pergamonmuseum e il Alte Nationalgalerie. Sono quelli che ho trovato più interessanti ma questo ovviamente può variare in base ai vostri gusti artistici.

Il Pergamonmuseum fu costruito tra il 1910 e il 1930 su progetto dell’architetto Alfred Messel e prende il nome dall’antica città ellenistica di Pergamo in Anatolia (oggi in Turchia), da cui provengono grand parte delle opere.

Vi lascerà senza parole l’imponente ricostruzione architettonica della colorata e celebre porta babilonese di Ishtar. Ogni ala dell’edificio ospita una delle tre collezioni: parte della collezione di antichità classiche nell’edificio centrale, il Museo del Vicino Oriente al pianoterra dell’ala sud e il Museo di arte islamica al piano superiore.

Da non perdere:

-L’altare di Pergamo dell’Asia Minore con i suoi elaborati rilievi (attualmente chiuso al pubblico fino al 2024)

-La porta del mercato romano di Mileto,alta 17 metri, risalente all’inizio del II secolo d.C.

-La facciata minuziosamente decorata di Mshattà, antico castello nel deserto dell’attuale Giordania

-Sala di Aleppo

-Cupola dell’Alhambra

Duomo di Berlino

Sebbene viene chiamato duomo la chiesa non è una cattedrale nel senso stretto della parola, perché non è mai stata sede d’un vescovo. Attirerà la vostra attenzione la sua possente cupola dal verde persiano, sebbene grand parte fu distrutta con i bombardamenti del 1944 , l’architettura barocca traspare ancora nei dettagli ornamentali scuriti dal tempo. Al suo interno potete ammirare un bellissimo organo con più di 7.000 canne, inoltre nella cripta sono collocati i sarcofagi della dinastia degli Hohenzollern. Con un piccolo sprint di soli 270 scalini potete salire sulla cupola e ammirare il centro di Berlino dall’alto. L’ingresso è a pagamento costa sui 7€.

Bebelplatz

In origine era chiamata Opernplatz (Piazza dell’Opera), nel 1947 cambiò nome e divenne Bebelplatz, dedicata al politico August Bebel. La piazza è circondata da edifici in stile romano antico e questo le conferisce un eleganza senza tempo. Prendendo come punto di riferimento la via Unter Den Linden sul lato destro della piazza si trova l’università di giurisprudenza, che domina su tutta la piazza. Fu costruito per ospitare la biblioteca reale e per molto tempo fu Alte Bibliothek (antica biblioteca). Conosciuta anche con il nome di Kommode per colpa della sua facciata concava che presenta tre rientranze che ne accentuano l’aspetto arrotondato, sembra quasi come se stringesse verso di sé la piazza in un abbraccio.

Noterete gruppi di visitatori a guardare una lastra di vetro incastonata nella piazza. Questo perché proprio qui il 10 maggio del 1933 furono bruciati 25.000 libri. Le cosiddette Bucherverbrennungen (roghi di libri) sono stati dei roghi organizzati nel 1933 dalle autorità della Germania nazista, durante i quali vennero bruciati tutti i libri non conformi all’ideologia nazista.

Oggi a Bebelplatz viene immortalato questo triste evento con un’opera dell’architetto israelita Micha Ullmann. Sotto una lastra di vetro incastrata nel pavimento della piazza si trova una libreria vuota per ricordare le opere bruciate.

Accanto, una targa sulla quale è impressa una frase del poeta Heinrich Heine: «Dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini»

Attraversando la Unter del Linden trovate l’Università Humboldt, la più antica delle quattro università di Berlino, nel suo cortile ci sono varie bancarelle che vendono libri usati, francobolli e cartoline vintage. Perfetto per fare un salto nel passato. Sono riuscita a trovare una cartolina con la vista su Unter Den Linden. Stupendo!

Gendarmemarkt

A pochi minuti a piedi da Bebelplatz si trova Gendarmenmarkt, a mio parere la piazza più bella di Berlino. Ai lati della piazza si affacciano le chiese gemelle del Deutscher Dom e Französischer Dome che furono costruite per ciascuna delle due comunità religiose del luogo (luterana e francese riformata).Il Konzerthaus con la statua di Schiller posta davanti in mezzo alla piazza unisce il tutto conferendo alla piazza un armonia architettonica perfetta.

Nelle giornate col sole potete godervi il panorama seduti sulle panchine poste ai lati della piazza. Sul lato destro della piazza c’è anche un piccolo stand di cibo da strada che griglierà per voi sul momento uno squisito bradwurst, hanno anche delle sedie e tavolini per accompagnare la vista con una birra fresca. Oppure prendetelo da portare via e gustatelo su una delle panchine come ho fatto io.

Giorno 2

Bücherwald

Il secondo giorno è dedicato in grand parte alla “Berlino alternativa “. Avrete un assaggio della sua anima ribelle e anticonformista.

La prima tappa è la libreria nell’albero. Si avete letto bene è proprio una libreria creata in un tronco d’albero sul marciapiede berlinese. Per trovarla cercate su google maps “Bücherwald” oppure cercate Café Anna Blume, proprio lì davanti troverete la libreria nell’albero. Dovete sapere che a differenza di una normale libreria qui i libri non vengono comprati ma scambiati, infatti il Bücherwald fa parte del movimento “libro in viaggio” o meglio conosciuto come “bookcrossing”.

Portate uno dei vostri libri di cui non avete più bisogno e scambiatelo con un libro che vi piace dagli scaffali dell’albero. Così le storie al loro intero prederanno di nuovo vita nelle mani dei nuovi proprietari.

Berliner Unterwelten

Oggi vi porto con me a scoprire una delle mie esperienze preferite di Berlino. Ci allontaniamo dal centro per esplorare il misterioso e affascinante lato della Berlino sotterranea.

Berliner Unterwelten si trova proprio vicino all’uscita sud della fermata metro di Gesundbrunnen. I biglietti non si possono acquistare in anticipo oppure online, vi consiglio di arrivare una decina di minuti prima per essere sicuri di poter seguire il tour. Potete scegliere tra i seguenti tour:

Tour 1 –Mondi oscuri

Tour 2 –Dalla fortezza antiaerea alla montagna delle macerie

Tour 3 –Bunker, Metropolitana e Guerra Fredda

Tour M –Il muro visto da sotto

Ho scelto il primo tour “ Mondi Oscuri”, è stato veramente una grande sorpresa, non mi aspettavo di rimanere talmente impressionata da questa esperienza. In questo tour scoprirete uno dei rari rifugi antiaerei rimasto autentico allo stato della fine della II Guerra Mondiale. Le guide della struttura, molto preparate e coinvolgenti vi accompagneranno durante questa esperienza e imparerete alcuni degli aspetti meno noti e più controversi della recente

storia della città. I tour sono disponibili in varie lingue in diversi orari, quello in italiano viene sempre svolta alle 11.30 di mattino. Controllate sempre il calendario presente sul sito (vi lascio il link sotto con le info).

All’interno del bunker non si possono fare video e foto. Ho consigliato questa esperienza a tutti i mie amici che vengono a Berlino, quindi non potevo che consigliarla anche a voi! Ricordatevi di indossare scarpe chiuse altrimenti non riuscirete ad entrare. Se andate d’estate portatevi comunque qualcosa per coprirvi la temperatura nei bunker rimane costante in tutto il periodo dell’anno intorno ai 10 gradi.

berlin unterwelten
INFO BOX : Qui potete trovare sia le informazioni che il calendario delle visite guidate Berliner Unterwelten

Memoriale del Muro

A sole due fermate di metro da Berliner Unterwelten si trova il Memoriale del muro di Berlino. Nella posizione storica su Bernauer Strasse, si estende per 1,4 km attraverso l’ex striscia di confine. Sul sito del memoriale si trova l’ultimo pezzo del muro di Berlino, che è stato conservato nella sua profondità e dà un’impressione della costruzione delle fortificazioni di confine alla fine degli anni ’80. La storia della divisione può essere compresa utilizzando gli altri resti e le tracce delle barriere di confine, nonché i drammatici eventi in questo luogo. Il memoriale fa parte della Fondazione Muro di Berlino. Direttamente sulla ex-striscia di confine nella via Bernauer Straße si trova un pezzo del Muro di Berlino con la striscia di confine e la torre di guardia. La struttura mostra come erano costruiti gli impianti di confine e trasmette al visitatore un’immagine della costruzione del muro che nel passato divideva Berlino.

Giorno 3

Reichstag

Il Reichstag è una tappa obbligatoria se venite a Berlino. Inaugurato nel 1894, sede del parlamento durante la Repubblica di Weimar, viene incendiato nel 1933 dopo la nomina di Hitler e ulteriormente danneggiato dalle incursioni aeree del ‘45. I lavori per la ristrutturazione iniziano nel 1955 e la cupola che oggi vediamo è opera dell’architetto Sir Norman Foster(altri suoi lavori il Gherkin di Londra). Nel progetto di ristrutturazione non c’è mai stato l’intento di radere e al suolo il vecchio edificio ma piuttosto integrare elementi moderni che rispettano la storia e l’architettura dell’edificio. Così nasce il progetto della maestosa cupola di vetro, un importante elemento di architettura moderna, che con la sua trasparenza vuole simboleggiare lo stesso approccio che lo stato ha verso i suoi cittadini.

Sebbene pesi 1200 tonnellate la sua altezza di 23,5 metri e la sua trasparenza gli conferiscono un aspetto leggero ed è diventata rapidamente simbolo della città di Berlino. La cupola non ha soltanto uno scopo estetico ma è un ingegnoso sistema ecologico di immagazzinamento e gestione dell’energia solare dell’edificio e del processo di ventilazione.

INFO BOX : Potete prenotare la vostra guida in anticipo qui Visita Cupola .

L’entrata è gratuita ma bisogna prenotare sul sito (vi lascio il link nel info box), ricordatevi di portare un documento in originale, non accettano fotocopie per il riconoscimento all’entrata. Prima di entrare dovete fare un controllo di sicurezza (simile al check-in dell’aeroporto ) e una guida vi porterà all’ascensore per salire sulla cupola. Appena arrivati prendete un’audioguida (sono disponibili in ben 11 lingue) e sono gratuite. Date un’occhiata al panello posto nell’atrio della cupola, scoprirete di più sulla costruzione e la storia del Reichstag.

Quando avete finito, iniziate a salire la rampa che circonda tutta la cupola, l’audio guida si attiverà e ad ogni punto panoramico vi racconterà la storia di Berlino a 360 gradi. Il suo aspetto moderno e futuristico viene enfatizzato grazie al enorme cono di vetro presente in mezzo alla cupola, viene chiamato il “light sculptor” ed è l’elemento chiave per il sistema ecologico di energia solare.

È un esperienza che vi consiglio assolutamente di non perdere, prenotate prima della partenza per il vostro viaggio in modo da avere più disponibilità nel scegliere l’orario. Scegliete gli orari presto in mattinata oppure nel tardo pomeriggio, da mezzogiorno alle 15:00 il sole è troppo forte e rischiate di non avere una buona visuale sulla città(soprattutto per la fotografia).

Vicino alla cupola è presente anche una caffetteria dove potete pranzare (prenotando) oppure fare una pausa caffè al pomeriggio .

Porta di Brandeburgo

A pochi passi dal Reichstag vi aspetta la famosa Porta di Brandeburgo. Come per tutti gli edifici simbolo di ogni città, sarà impossibile avere una foto con la Porta di Brandeburgo senza un centinaio di turisti che cercano di scattare il selfie perfetto. Non dovete scoraggiarvi, a mio parere è ancora più bella con tutto il trambusto di turisti davanti.

Inizialmente fu uno dei punti di accesso nella città, dove i viaggiatori venivano controllati e pagavano i dazi dovuti. Nel 1791 Federico II commissiona la Porta per abbellire la Unter den Linden , il buolevard che collegava il palazzo con la zona di caccia (attuale giardino Tiergarden).

Lo stile architettonico è neoclassico ed è ispirata ai propilei dell’Acropoli di Atena. La porta è alta 26 metri e larga 65. Le colonne doriche in pietra, che a terra hanno un diametro di 1,75 metri, creano 5 aperture per i transito. La quadriga posta in alto della porta è guidata dalla Dea della pace e nel 1807 con la conquista di Napoleone viene smontata e portata a Parigi. I prussiani nel 1814 con la riconquista la riportano indietro e aggiungono in mezzo alla corona una croce, inoltre la piazza di fronte alla Porta diventa Pariser Platz per ricordare la conquista su Parigi.

La Porta di Brandeburgo è sempre stato un simbolo del controllo politico, fu l’obiettivo finale dell’Armata Rossa nella battaglia di Berlino e durante la Guerra Fredda divento parte di Berlino Est.

Oltre ad essere una bellissima Porta per il selfie perfetto , diventa anche un simbolo di unificazione di Berlino quando il 22 dicembre 1989 dopo 28 anni dalla costruzione del muro di Berlino più di centomila persone si radunarono qui per festeggiare la riapertura della porta e la caduta del muro.

Per avere una visuale sulla Porta senza troppe persone davanti venite prima delle otto del mattino oppure la sera tardi.

Colonna della Vittoria

Attraversate il Tiergarten proseguendo dritto su Str de 17 Juni (il viale principale in direzione Tiergarten dalla porta di Brandeburgo) e in pochi minuti vi ritroverete davanti la rotonda trafficata di Großer Stern con al centro la colonna della Vittoria o, come i berlinesi la chiamano La Siegessäule.

Ai lati della rotonda cercate uno dei quattro tempietti neoclassici che indicano i punti d’entrata dei sottopassaggi per raggiungere la colonna. Chiamata colonna della Vittoria perché fu creata per ricordare la vittoria della Prussia nella guerra prussiano-danese, è alta ben 66 metri e in cima la Vittoria alata,  alta ben 8 metri. Una volta arrivati fatte dei bei respiri perché vi serviranno per salire i suoi 270 scalini. La vista a 360 gradi su Tiergarten e sul Reichstag è spettacolare.

La Siegessäule non è soltanto un punto panoramico ma è anche un emblema per la comunità gay ed è proprio da qui che partono le celebrazioni della Techno Love Parade, inoltre il periodico gay di Berlino ho lo stesso nome della colonna il “Siegessäule “.

Memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa

memoriale degli ebrei

A soli 7 minuti di camminata dalla Porta di Brandeburgo si trova il Memoriale per gli ebrei proseguite a destra su Ebertstraße e nel giro di pochi minuti comparirà davanti ai vostri occhi un labirinto di 2711 stele di cemento grigio, è il memoriale che ricorda il tragico sterminio degli ebrei in Europa. Fu progettato dall’architetto Peter Eisenman, assieme all’ingegnere Buro Happold e ogni anno accoglie più di 500.000 visitatori.

Addentratevi tra le stele, noterete che anche se dall’esterno sembrano tutte di altezze simili, piano piano seguendo il movimento ondoso della pianta, le stele si alternano in altezza creando volutamente nel visitatore un sentimento di disorientamento, angoscia e solitudine. Nell’angolo sud-est dell’area delle stele si può accedere alle stanze dedicate alla documentazione, per capire di più sulle vicende personali e i destini delle vittime dell’olocausto attraverso testimonianze e immagini.

Giorno 4

Torre della Tv o Panoramapunkt

Che vi troviate all’isola dei musei oppure ad Alexanderplatz o fuori dal centro, la torre della Tv domina sul cielo di Berlino. Infatti fu costruita proprio per affermare un importante significato politico ovvero dimostrare la forza e l’efficienza del sistema socialista, un simbolo architettonico della nuova Berlino capitale della “nuova Germania democratica”.

Con i suoi 368 m, è la costruzione più alta di tutta la Germania e la quarta costruzione più alta d’Europa. La Torre della Tv non svolge soltanto una funzione tecnica (emittente delle stazioni radiofoniche e televisive) ma anche una funzione turistica. A 203 metri di altezza, nel bar e ristorante girevole della torre potete godere di una vista su Berlino che vi lascerà senza parole.

Per salire sulla Torre bisogna acquistare il biglietto online o direttamente sul posto. L’ascensore vi porterà sulla piattaforma panoramica per ammirare lo skyline di Berlino. Vi consiglio il ristorante della Torre per una colazione con stile o una cena romantica. Dovete prenotare il vostro tavolo e se volete avere un’idea sui prezzi e il menu trovate tutto online sul sito della Torre .

Se il prezzo del biglietto vi sembra eccessivo non preoccupatevi, ho l’alternativa perfetta. Un altro punto panoramico di Berlino è il Panoramapunk. Dovete dirigervi verso la moderna e futuristica Postdamer Platz. Avrete l’occasione di salire con l’ascensore più veloce d’Europa, dura solo 20 secondi e vi porterà sulla piattaforma panoramica alta 100 metri sul grattacielo Kollhoff. Il biglietto costa soltanto 7,5€ e la vista su Berlino è altrettanto spettacolare.

Il PanoramaCafé, la caffetteria del punto panoramico, è arredato nello stile tipico degli anni ’30, circondato interamente da vetrate, offre una colazione con vista scenografica. Da non perdere il tramonto, il sole si riflette sulle merlature dorate della Torre Kollhoff e avvolge la stanza in una luce calda magica.

Alexanderplatz

Alexanderplatz o come i berlinesi amano dire : semplicemente Alex. Non è una piazza che si distingue per la sua bellezza architettonica ma per l’atmosfera vivace che si respira ad ogni ora del giorno. Che sia al sorgere del sole alle prime ore del mattino, quando la piazza inizia a sgranchirsi col arrivare del via vai di persone, o che siano le notti piene del weekend invase dalla marea di gente in festa .Qualcuno di fretta, qualcuno di passaggio, qualcuno che canta, qualcuno che balla, qualcuno che aspetta e qualcuno che non sa più perché aspetta ,Alexander Platz ti accoglie e ti fa sentire parte di qualcosa di più grande ,ti mescola con un tutt’uno in continuo divenire .

Sedetevi sul bordo della La Brunnen der Völkerfreundschaft (fontana dell’amicizia fra i popoli) in mezzo alla piazza e osservate il brulicare di gente che ogni giorno a Berlino riempie la piazza.

C’è chi canta e balla , chi fa shopping nei tanti negozi che circondano la piazza, chi di fretta cammina bevendo il suo caffè per arrivare al lavoro, chi vende hot dog da un grande contenitore di metallo appeso al collo, proprio come si faceva una volta.  Poi c’è anche chi di Alexanderplatz ha fatto la sua casa. Un via vai continuo nel cuore pulsante della città : Alexanderplatz.

alexanderplatz guida di viaggio berlino

L’Orologio Universale

Simbolo della città di Berlino , l’Urania Weltzeituh è diventato con gli anni non soltanto un importante monumento turistico ma anche un punto d’incontro per i berlinesi.

Nel 1968 iniziano i progetti di ristrutturazione di AlexanderPlatz sotto il controllo politico della DDR della Berlino Est. Viene organizzato un concorso per scegliere le opere che avrebbero abbellito la nuova AlexanderPlatz. Eric Josh , allora professore di design industriale , presenta il suo progetto dell’Orologio Universale, senza pensare di poter ricevere i fondi per costruirlo, egli stesso affermò : «La mia idea era inizialmente una provocazione. Era un atto di protesta alla costruzione del Muro e una richiesta di cosmopolitismo».

Nel clima di restrizione della Berlino Est, sembrava assurdo mettere un orologio, che indicando i vari fusi orari del mondo, avrebbe ricordato ai suoi cittadini l’impossibilità di viaggiare .Inaspettatamente il progetto vince il concorso e l’Orologio Universale riceve i fondi e viene costruito in soli nove mesi. Probabilmente il suo aspetto futuristico e innovativo ha distratto la DDR dal suo vero significato e vista la grande voglia di affermarsi come potenza tecnologica non ha prestato attenzione a cosa l’Orologio Universale volesse veramente significare.

Il nome di Urania è stato mantenuto per ricordare la Colonna di Urania che prima della demolizione sorgeva in Alexanderplatz al posto dell’Orologio Universale.

Assolutamente da vedere anche di notte, tutta la parte superiore viene illuminata e l’Orologio crea una perfetta cartolina di viaggio.

Checkpoint Charlie

Da un lato la Berlino sovietica, dall’altro la Berlino statunitense. Due mondi totalmente diversi divisi da dei semplici sacchi di sabbia e una piccola casetta di legno. Posto sulla Friedrichstraße all’altezza dell’incrocio con Zimmerstraße, il Checkpoint Charlie fu l’unico punto di accesso al settore sovietico per diplomatici alleati, personale militare e turisti stranieri. Il nome deriva dall’alfabeto Nato. Charlie Checkpoint era il terzo punto di controllo (Checkpoint A (Alpha) vicino a Helmstedt, Checkpoint B (Bravo) vicino a Drewitz) quindi C che in alfabeto Nato corrisponde a Charlie.

A differenza dei tipici punti di blocco sovietici l’impostazione del Checkpoint Charlie fu volutamente basilare poiché voleva simboleggiare l’opposizione al muro di Berlino e la temporaneità della sua esistenza. Grazie a questa sua impostazione divenne il principale punto di fuga da Berlino Est verso Ovest.

Due mondi opposti, da un lato della strada l’architettura dei palazzi alti con ampie vetrate ricordano lo stile moderno tipico statuitene, dall’altro i palazzi diventano bassi le finestre piccole e il cemento domina l’orizzonte, capitalismo e comunismo divisi da una barriera che in passato simboleggiava la possibilità di un futuro migliore.

La guardiola e la segnaletica oggi presente al Charlie Checkpoint sono delle ricostruzioni, le strutture originali sono conservate all’Allierten Museum. Potete acquistare come souvenir un finto passaporto e le guardie presenti al Charlie Checkpoint vi timbreranno l’uscita verso quello che una volta fu Berlino Est. Per avere una visuale d’insieme sul posto salite sulla terrazza dell’Mc Donald e osservate i gruppi di studenti e turisti che aspettano a farsi timbrare il finto passaporto per attraversare il confine.

Bikini Berlin

Ci spostiamo ora verso la zona dello Zoo di Berlino. Dopo una giornata di lunghe camminate è arrivato il momento di rilassarsi con un caffè caldo(oppure te freddo durante l’estate) al Bikini Berlin. Non lasciatevi ingannare dal nome, in realtà non ha nulla che vedere con i bikini, il nome  gli è stato dato dai berlinesi negli anni’50 per colpa della sua architettura . Un piano aperto incorniciato da colonne una volta divideva l’edificio in una zona superiore e una inferiore, ricordando la nuova moda dei costumi da bagno dell’epoca ovvero il bikini. La struttura è stata ristrutturata ma si è deciso di mantenere il suo nome originale. Ma che cos’è il Bikini Berlin? Ben lontano dalla solita concezione di centro commerciale il Bikini Berlin è un concept centro commerciale, ovvero tutti i suoi boutique , ristoranti, caffè bar sono attentamente selezionati affinché rispecchino e promuovano i concetti di sostenibilità ambientale e libera espressione artistica. Infatti box modulari pop-up di legno del piano inferiore sono parte integrante del concept shopping mall. Possono essere affittati su base temporanea – come un tipico pop-up store berlinese. Questo offre la possibilità ai brand di lanciare nuovi prodotti oppure agli nuovi aspiranti designer di mostrare al pubblico le loro opere per la prima volta.

Al piano inferiore c’è un enorme vetrata con vista sullo zoo, qui hanno anche posto una zona relax dove potete sedervi e bere il vostro caffè. D’inverno quest’area crea un bellissimo effetto, perché sarete circondati dal verde degli alberi dello zoo ma restando comunque al caldo, se andate d’estate non perdetevi il terrazzo al piano superiore, non per niente il Bikini Berlin viene anche chiamato l’oasi di verde nel centro della città. Al piano superiore si trovano i negozi fissi, con opere d’arte , abbigliamento e prodotti di design, curiosate tra i store, potete trovare souvenir originali da portare a casa.

Giorno 5

Tempelhofer Park

Avete mai pensato di poter correre su una pista di atterraggio di un aeroporto? No, non vi sto parlando della solita scena sdolcinata di un film americano in cui il protagonista corre per raggiungere l’aereo e confessare il suo amore. A Berlino potete veramente correre su una pista di atterraggio senza infrangere nessuna legge al Tempelhofer, ex-aeroporto convertito nel 2010 nel più grande parco della città. Fu costruito negli anni’20 e alla fine della seconda guerra mondiale, trovandosi nel territorio statunitense, venne utilizzato come aeroporto militare.

Lontano dalle solite attrazioni turistiche del centro città , Tempelhofer merita sicuramente una visita. L’impatto una volta entrata è stato molto forte, quest’enorme distesa di verde da un senso di libertà e ansia allo stesso tempo, cerco di vedere la fine ma l’orizzonte diventa un tutt’uno con la linea verde del campo. Una bici mi passa cosi vicino e veloce da farmi svolazzare i capelli. In lontananza ci sono aquiloni che ondeggiano nel cielo. C’è chi viene per correre, chi viene per i 6 km di pista ciclabile o per fare un picnic sui 2,5 ettari dedicati a grigliate o per far correre i cani sul vasto prato di ben 4 ettari. Il sole tramonta dietro al vecchio edificio dell’aeroporto e anche se ci sono tante persone il parco è talmente grande che le loro voci non si sentono neanche.

Ci sono tre entrate Columbiadamm, Tempelhofer Damm e Oderstraße, sono aperti dall’alba al tramonto, se andate d’inverno ricordatevi che il parco viene chiuso intorno alle 18.

Judisches Museum

È il più grande museo di Europa dedicato alla storia ebraica. Il museo è composto da due edifici, il primo in stile barocco e il secondo ,opera dell’architetto Daniel Libeskind, è un magnifico esempio di arte contemporanea. Chiamato dall’architetto “Between the lines” (tra le righe), l’edificio nella sua architettura racconta la storia degli ebrei principalmente della Germania attraverso una serie di caratteri cifrati, codici e temi filosofici.

Dall’esterno le sue pareti zincate e le anguste finestre a striscia gli conferiscono un aspetto austero e grigio, la sua struttura segue una linea a zigzag e la forma dell’edificio ricorda una stella di David destrutturata.

Al suo interno mi sembrò di avventurarmi in una grande labirinto fatto di angoli e squarci di luce che tagliavano le stanze quasi come se potessero sostituire la mancanza di barriere architettoniche. Il bianco, le alte pareti e la mancanza di opere esposte fanno dell’edifico stesso un’opera d’arte e crea nel visitatore un senso di vuoto e di disorientamento.

Da non perdere:

-Giardino dell’Esilio

-Torre dell’Olocausto

-Installazione Shalechet – Foglie cadute

East Side Gallery

Un itinerario di Berlino non sarebbe completo senza una visita alla galleria d’arte all’aperto più lunga al mondo , ospita oltre cento dipinti murali originali.

Dopo la caduta del muro centinaia di artisti vennero nella città per festeggiare la riunificazione di Berlino Est e Ovest. Attraverso le loro opere su un tratto del muro lungo 1,3 km celebrano la libertà, la pace e la solidarietà .

I colori sono sgargianti e i temi principali riguardano la Caduta del Muro e la fine della Guerra Fredda. Potete visitare la East Side Gallery in totale autonomia e in modo gratuito, non c’è un costo d’ingresso. Oppure potete prenotare un tour della street art della galleria per scoprire di più sulla East Side Gallerie insieme ad una guida locale. La galleria ospita più di 100 quadri di artisti provenienti da tutte le parti del mondo. Iniziate la camminata Partite Warschauer Strasse per arrivare fino al ponte di Oberbaumbrücke , che sarà la nostra prossima destinazione.

Murales da non perdere :

My God, help me survive this mortal love (autore Dimitrji Vrubel)-The Mortal Kiss.

Der Mauerspringer ( il Saltatore del Muro, Gebriel Heimler)

Test the Best (Birgit Kinder)

Oberbaumbrücke

Vicino al Oberbaumbrücke finisce il mio tour di 5 giorni a Berlino. Dico vicino perché secondo me il modo migliore per ammirarlo e in riva al fiume sulla East Side Gallery aspettando che il tipico treno giallo di Berlino lo attraversi per scattare la foto perfetta da portare a casa come ricordo.

Vi consiglio di venire qui al tramonto , soprattutto negli weekend, i berlinesi amano rilassarsi con gli amici in riva al fiume bevendo una birra e ascoltando la musica mentre il sole cala sulla città e il fiume diventa tutto dorato. Ci sono anche vari locali con terrazza sul fiume, perfetti per le lunghe giornate calde estive.

Se vi è piaciuta la guida e avete usato i consigli nel vostro viaggio sarebbe fantastico conoscervi. Potete usare #passportandspaghettiguide oppure #passportandspaghettitips su Instagram, mi renderebbe molto felice vedere le vostre avventure a Berlino!

Meddy xoxoSunshine&GoodVibes