Giorno 1
Scottish breakfast- The City Cafe

Salsicce, burro, toast, haggis, funghi,pomodoro,bacon, sanguinaccio….non è una strana lista della spesa ma è tutto quello che ho mangiato in un’unica colazione il primo giorno a Edimburgo. A febbraio le temperature sono basse e soffia un vento pungente che ti taglia il respiro, per gli amanti del freddo Edimburgo sarà un sogno, invece per chi come me si può definire il tipo da “ spiaggia e palme” a riscaldarvi il cuore arriva in soccorso la “colazione scozzese”. Non è soltanto un “ comfort food” per proteggervi dal freddo, le sue oltre 1000 e passa calorie o i sui 60 grammi di grassi vi serviranno per affrontare le infinite scalinate, salite e discese di Edimburgo.
Per i più coraggiosi andate con la “full scottish breakfast” e proverete come dice anche il suo nome una “totale immersione” nelle gustose delizie della cucina scozzese (tattie scones, haggis,salciccia lorne). Quasi dimenticavo…il tutto da accompagnare con una semplice tazza di tè ,rigorosamente con l’aggiunta di latte (anche a me sembrava strano mettere il latte nel tè ma fidatevi è mooolttooo più buono).
Come vi ho promesso. ..andiamo a bruciare quelle calorie!
Palace of Holyrood e Arthur's Seat
Per trovarli cercate il parco di Holyrood, 260 ettari di natura selvaggia usata ai tempi dai reali come zona di caccia, oggi è un’oasi di verde ai piedi della città a disposizione di tutti.
Il Palazzo di Holyrood è la residenza ufficiale in Scozia della famiglia reale e famosa per essere stata la casa per ben sei anni della controversa Regina di Scozia Mary(Maria Stuarda). Una audio guida vi porterà alla scoperta dei maestosi appartamenti reali per finire con la visita alla Grande Galleria dove sono esposti ben 89 ritratti dei re di Scozia.
TIP: Il palazzo è chiuso al pubblico durante le visite della famiglia reale, quindi controllate il sito per i giorni in cui volete visitarlo. Arrivate presto oppure acquistate un biglietto online per non perdere tempo in lunghe file d’attesa.


La più alta delle 7 colline di Edimburgo (esatto proprio come Roma, disposta su 7 colli ) con i suoi 251 metri, Arhur Seat è parte integrante dello skyline di Edimburgo. Si è formata da un vulcano spento eroso dai ghiacciai ben 350 milioni di anni fa. Alcuni sostengono che il nome derivi da una delle tante leggende sul re Artu e altri sostengono che sia semplicemente una storpiatura del Ard-na-Said ovvero Archer Seat(il posto dei arcieri che proteggevano la città). Dal alto si gode di una vista mozzafiato a 360 gradi di Edimburgo. Quando dico mozzafiato non è soltanto nel senso letterario della parola ma è sopratutto per il fortissimo vento che vi lascerà senza respira una volta arrivati in cima.
Se il vostro viaggio non è durante i mesi estivi, preparatevi a una vera avventura di trekking.Voi mi direte …ma sono soltanto 251 metri …che sarà mai? È la stessa cosa che ho pensato anche io! Enorme sbaglio…Il terreno è scivoloso con a tratti pezzi di giaccio, quindi salire con le DrMartens cercando di non cadere per proteggere la fotocamera è stata un’impresa. In più la mia stupida vanità ha prevalso sulla ragione e avevo deciso di mettere il cappotto al posto del mio caldo giubbotto stile omino Michelin, ed è andata cosi..Io dalle sembianze di un ghiacciolo con gli occhi lacrimanti cercando di non cadere tra un passo pieno di fango e l’altro gridando al vento..-”Non riesco a respirare!” Credetemi a febbraio il vento è fortissimo e pungente. Nonostante le disavventure è stata un’esperienza che rifarei senza pensarci (di sicuro vestita meglio) . D’estate sarà una tranquilla passeggiata nella natura di all’incirca 40 minuti .Ps Se ci tenete alle vostre orecchie il cappello d’inverno è un salva vita.
Piccola foto riassuntiva della situazione vento ad Arthur’s Seat!

Royal Mile
È impossibile andare a Edimburgo e non attraversare almeno una volta la Royal Mile. Attraversa il cuore di Edimburgo , ovvero la parte vecchia, come un arteria, partendo dal Castello di Edimburgo fino ad arrivare a Holyrood Palace e da essa partono le piccole venature misteriose, le sue viuzze nascoste e i piccoli corridoi stretti e bui i famosi closes. Il tutto fa della parte vecchia di Edimburgo un enigmatico e occulto labirinto da esplorare, se cercate un brivido dall’aldilà esplorateli di notte, le storie raccontano avvistamenti di fantasmi e fenomeni sovrannaturali. Fatelo sempre in compagnia di un gruppo di amici, da soli rischiate di avvistare più malintenzionati che fantasmi.
La Royal mile, Royal perché unisce il castello di Edimburgo al Holyrood Palace ed era questa la strada che i reali usavano per spostarsi tra le due residenze. ”Mile” non è altro che il miglio, se calcolate la sua lunghezza con Google Maps potreste cadere in inganno e pensare che la Royal Mile non sia esattamente un “mile” ! Siccome i scozzesi sono abbastanza strani e contorti in tutto…dovete tenere bene a mente che non parliamo di miglio inglese( 1,6 km) , ma udite udite…miglio scozzese! Che equivale esattamente a 1,8142 km!
Se arrivate per l’ora del tè fermatevi per una pausa da Mimi’s Little BakeHouse o al Decon’s House Cafe, non dimenticate di provare i famosi scones e i shortbread. Avvertimento! Possono dare dipendenza!
St Giles' Cathedral
Sulla Royal Mile a metà strada tra il Catello di Edimburgo e la Holyrood Palace spuntano verso il cielo le guglie della Cattedrale di Sant’Egidio, dedicata a Santo Egidio, patrono di Edimburgo che la città festeggia solennemente ogni primo settembre.
Sebbene l’altezza è lontana da essere equiparata ad altre famose cattedrali gotiche, arrivano in soccorso e slanciano la sua figura i maestosi archi a sesto acuto e le enormi vetrate minuziosamente decorate. La cattedrale è anche il simbolo della riforma protestante, perché fu proprio qui che il teologo John Knox promulgò la riforma che cambierà per sempre la religione di tutto il popolo scozzese. L’ingresso è libero ma sono ben accette le donazioni, per poter fotografare l’interno bisogna pagare 2 sterline.

The Heart of Midlothian
Appena fuori dalla cattedrale sul lato ovest, sul pavimento c’è il cuore di Edimburgo. Se già questo vi suona strano sarà ancora più strano vedere le persone che ci sputano sopra mentre ci passano vicino. Tra il ciottolato tipico delle strade di Edimburgo, fatto di piastrelle più chiare e alcune di un rosso mattone sbiadito dal tempo si distingue un cuore con in mezzo un cerchio quasi come a ricordare un ciondolo.
Non c’è nulla di romantico o dolce dietro la storia di questo cuore anzi….Il cuore fu posizionato per ricordare quello che era una volta il fulcro amministrativo e centro di dogana della regione di Midlothian(regione alla quale Edimburgo apparteneva), costruito nel 1561 chiamato il Il Tolbooth. In seguito viene trasformato in una terribile e crudele prigione per i peggiori detenuti del paese e si dice che proprio dove adesso c’è il cuore si facessero una volta le impiccagioni.
Non si sa di preciso perché ci sputano sopra, alcuni dicono che tutto è partito come gesto scaramantico da chi magari aveva paura di finirci dentro invece altri dicono sia partito come segno di disprezzo verso chi finiva nella prigione. Oggi viene fatto come buona fortuna , io ho preferito non farlo ma scattare solo una foto e raccontarvi la sua storia.
Giorno 2
Greyfriars Kirkyard
Lapidi scurite dal tempo, tombe adornate di teschi e tibie, angeli della morte e simboli massonici, grandi collone ricoperte dal muschio fanno del cimitero di Greyfriars una perfetta scena per un film horror. Molti personaggi famosi sono stati sepolti qui ma quello per cui Greyfriars è maggiormente conosciuto è per essere stato d’ispirazione alla J K Rowling nella scelta dei nomi di alcuni dei suoi personaggi più importanti. Sempre qui si trova anche la tomba dal tanto amato Bobby, un piccolo skye terrier che ha sorvegliato fedelmente la tomba del suo padrone per ben 14 anni. Bobby ha toccato il cuore di tutti e con la sua storia la Disney ci ha fatto anche un film “Bobby il cucciolo di Edimburgo”.
I fan di Harry Potter camminando sulle vie del cimitero si possono immaginare la Rowling facendo lo stesso percorso e fermarsi all’improvviso davanti una tomba in particolare, la tomba da cui ha preso il nome del tanto temuto e innominabile Valdemort ovvero Tom Riddle. Trovarla è molto semplice, appena entrati davanti alla Chiesa del cimitero c’è una mappa con i nomi di tutte le tombe..vi basterà cercare il nome della tomba e seguire le indicazioni.
Si è soliti pensare ai cimiteri come luoghi tristi dimenticati dal resto del mondo che va avanti. Questo non succede con i cimiteri scozzesi, qui non dovete stupirvi se vedete qualcuno rilassarsi mentre legge un libro vicino alle tombe , loro hanno un approccio meno tragico verso la morte e i cimiteri non sono soltanto luoghi privati per commemorare i cari ma rimangono parte integrante della comunità. Io l’avevo trovato strano ma affascinate allo stesso tempo , non vederli più come luoghi tristi e dimenticati penso alleggerisca il pensiero della morte e quello che si porta dietro.
Piemaker
Quando penso alle Pie (cosa che mi può capitare spesso ) penso a un caldo, confortante abbraccio, ci si sente come quando si è avvolti da una calda coperta in una giornata d’inverno. Non vi fa stare bene? Per questo mangiare le pie se siete ad Edimburgo è direi un’esperienza che non potete negarvi. La più famosa è la Scotch Pie oppure chiamata anche Mutton Pie, fatta con carne di montone attentamente speziata secondo segrete ricette di famiglia e avvolte con maestria da una particolare doppia crosta di pasta chiamata “hot water crust pastry” che viene usata per tutte le torte o pasticci salati in Scozia e Inghilterra.
“The Piemaker “ è un piccolo negozio che vende queste deliziose “pie” in tantissime varianti. Usciti dal cimitero prendete la Cowgate e poi girate su South Bridge, a soli 8 minuti di camminata si nasconde questo piccolo gioiello ancora sconosciuto ai più. Potete portarle via oppure mangiarle sul posto per riscaldarvi, il locale non è grande quindi non sempre si trovano posti a sedere ma vale comunque la pena anche se dovete mangiarle in piedi. Assolutamente da provare quelle con lo spezzatino, con il haggis e purea di patate e per tornare bambini quello con i maccheroni al formaggio. Fatemi sapere con un tag (@travelologyandotherstories) se vi sono piaciute e che gusti avete provato!
Indietro nel tempo
Come ben sapete non lascio mai una città senza una cartolina che racconti il suo passato. Dalla Royal Mile prendete il close “Fleshmarket close” e spunterete sulla suggestiva e piena di negozi Cockburn. Al numero 49 potete fare un tuffo nel passato al “D . L Cavanagh Antiques”, dalle cartoline alle monete, gioielli, spille o cimeli militari qui troverete di tutto, basta chiedere ai due sorridenti e gentilissimi signori al suo interno che saranno più che felici di raccontarvi anche la storia di ogni oggetto.
Qui sotto c’è la cartolina che ho acquistato dal negozio di antiquariato. La vista è di Princes St del 1905, pagata soltanto 4,5£. Meraviglia!
Pie in the Sky
Se non avete la passione per l’antiquariato date un occhiata sui tanti negozi della via, proprio accanto il “Pie in The Sky” vende colorati e allegri vestiti, divertenti spille con messaggi, dei i favolosi patch da attaccare al vostro giubbotto di jeans oppure originali sticker per la vostra valigia. Divertitevi a scegliere dei regalini ricordo!

The Meadows
Vi è rimasta ancora qualche ora prima del tramonto? Il bel tempo è dalla vostra parte? Perché non approfittarsi e immergersi nel verde di Edimburgo. “ The Meadows” è un enorme parco pubblico a sud della città a 19 minuti a piedi dal negozio di cartoline, potete sperimentare come le persone di Edimburgo amano ricongiungersi con la natura.
Gli enormi campi di verde attraversati da stradine tutte tappezzate di alberi sono il campo gioco per gli amanti del croquet, criket, rugby o per chiunque voglia fare attività all’aperto, passeggiare con il cane o semplicemente godersi il sole sul prato. È interessante saper che al posto di questi enormi distese di verde prima i Meadows non erano altro che un “loch” conosciuto come “ Burgh loch” o “South Loch” e fino al 1621 era la fonte maggiore di acqua bevibile di Edimburgo.

The Library Bar
È arrivato il momento di rilassarsi alla scozzese…ovvero birra e fish&chips. So che il fish&chips è conosciuto come il piatto tipico dell’Inghilterra ma io non dirò mai di no ad una porzione di fish&chips. Anche in Scozia è un piatto considerato locale visto il legame con la sorella posh l’Inghilterra, quindi chi sono io per mettere in discussione la tipicità di una tale bontà divina….meglio assaporarlo finché si può. Tornando dai Meadows ho trovato per caso questo inaspettato e unico bar.
Di nome e di fatto il bar sembra una di quelle meravigliose librerie antiche fatte di legno con tantissimi scaffali pieni di immensurabile saggezza, tutto custodito dietro bellissimo vetro decorato…E voi mi direte…Tutto bello si …Ma si può mangiare dentro? Certoooo… il bar in realtà fa parte di una residenza universitaria, per ciò anche i prezzi sono convenienti. .La residenza sembra un piccolo castello in miniatura, devo ammettere che ho pensato che sarebbe stato bello poter studiare qui.
Tornando a noi, guardate le lavagne appese ai muri, lì troverete le offerte del giorno con la birra inclusa. Potete venire qui sia per mangiare o soltanto per bere una birra! Da provare anche i bon bon di haggis ..sempre fritto ovviamente!
Giorno 3
Scott Monument
The Scott Monument con i suoi 60 metri è il secondo più grande monumento nel mondo dedicato ad uno scrittore. L’architettura è gotico vittoriana. Slanciato verso il cielo, il monumento eretto in onore alla scrittore scozzese Sir Walter Scott domina Princes Street con il suo aspetto sinistro ma affascinate allo stesso tempo. 64 personaggi delle sue opere più conosciute adornano il pinnacolo, si distingue dai colori scuri tipici dello stile gotico la statua del Sir Walter, fatta di marmo bianco e posizionata al centro del monumento.
Per arrivare in cima preparatevi a 287 strette e ripide scalinate, non consigliato se soffrite di claustrofobia. Sulle sue balconate è stata girata anche una scena di uno dei miei film preferiti Cloud Atlans. Nella storia di “Lettere da Zhedelghem” il musicista Robert Frobisher mentre fuma una sigaretta godendosi il sole dalla balconata del monumento pensa :
“Sixsmith, salgo i gradini dello Scott Monument ogni mattina, e tutto diventa chiaro. Vorrei poterti far vedere tutta questa luminosità… non preoccuparti, va tutto bene, va tutto così perfettamente maledettamente bene. Capisco ora che i confini tra rumore e suono sono convenzioni. Tutti i confini sono convenzioni, in attesa di essere superate; si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare. In momenti come questi, sento chiaramente battere il tuo cuore come sento il mio, e so che la separazione è un’illusione. La mia vita si estende ben oltre i limiti di me stesso…”
Meraviglioso vero?
National Gallery
A pochi passi da Scott monument l’elegante edificio neoclassico ospita opere di artisti come Raffaello, Tiziano, Rembrandt, Veronese e tanti altri. Al suo interno sono rimasta sorpresa dai suoi muri, sono di un rosso molto particolare ..direi che ricorda il rosso velluto usato per tappezzare i troni regali. L’ingresso è gratuito , i miei preferiti? Puoi leggerli qui.
C’è anche un quadro con la vista di Princes Street del 1825 e un altro che racconta come era l’interno della galleria nel 1867, giocate a trovare le differenze.
Calton Hill & Observatory & Phanteon
Vi ho promesso un su e giù per scalinate e colline e per una vista come quella di Calton Hill vale la pena avere il fiatone. Proseguite su Princes Street direzione est della città salite sulle scalinate che trovate alla sua fine e una volta arrivati in cima avrete davanti ai vostri occhi quelle che fu chiamata dal filosofo tedesco Dugald Stewart l’Atene del Nord per l’architettura dei suoi monumenti.
Nella costruzione della New Town e dei grandi edifici pubblici del 1760, l’architetto William Playfair prende spunto dagli edifici greci e romani per enfatizzare l’importante crescita di Edimburgo. Il monumento a Dugald Stewart è un tempio circolare di 9 colonne corinzie poste intorno ad un’urna sopraelevata, a fare da sfondo la parte vecchia di Edimburgo, fotografandolo noterete come il monumento si mescola con la città creano una vista unica e perfetta, da cartolina .
A metà tra i due monumenti vi imbatterete in quello che una volta veniva chiamata “la vergogna di Edimburgo”. No non è un vecchio Partenone rovinato dal tempo, ma si tratta del Monumento Nazionale dedicato agli eroi caduti nelle Guerre Napoleoniche. Perché vergogna? Il monumento non è stato finito per mancanza di fondi, col tempo tutti si sono abituati alle sue 12 colonne e oggi è apprezzato dai cittadini di Edimburgo e tutti i turisti che salgono sulla Calton Hill. Alla faccia della perfetta architettura greca.
Sempre qui si trova anche l’Osservatorio della città, al suo interno c’è anche un piccolo negozio di souvenir. Se vi trovate il 30 aprile a Edimburgo non perdetevi il Festival del Fuoco di Beltan che si svolge proprio qui sulla collina per celebrare l’arrivo della primavera e la fertilità della terra a suon di tamburo e danze intorno al fuoco.
Wings
Adoro trovare ritoranti lontani dalle solite proposte turistiche e Wings è proprio una chicca che vi voglio svelare. Come si capisce dal nome in questo locale servono ali di pollo, ma aspettate, non sono le solite ali di pollo, hanno una miriadie di salse dalle quali potete scegliere per avvolgere le vostre ali di pollo…vi dico solo che ci sono ben 14 tipi diversi di salse a base bbq. So già che mi sarete grati in eterno per avervi svelato questa gemma non solo da leccarsi i baffi ma anche le dita! Ecco l’indirizzo e qualche foto se non vi ho ancora convinti: WINGS
Giorno 4
Highlands
Mi è sembrata una fantastica idea prenotare un giorno nelle selvagge Highlands visto che avevo più giorni a disposizione per visitare Edimburgo. I punti di fermata di ogni tour in linea di massima sono gli stessi perciò è meglio se riuscite a prenotare durante la settimana piuttosto che nel weekend , così evitate grandi folle di turisti.
Dopo approfondite ricerche su internet abbiamo prenotato un tour con tripadvisor , la partenza sarebbe stata il giorno successivo alle 6 del mattino sulla Royal Mile.
Devo ammettere che svegliarmi alle 5 del mattino e uscire col buio e il freddo di Edimburgo, mentre mi incamminavo ho pensato: “ Ma perché sono sempre così? Spero veramente ne valga la pena! “ Si era il freddo e l’abbandono del letto caldo che parlava perché a fine giornata credetemi l’avrei rifatto altre mille volte per vedere tutta quella meraviglia. Andiamo con calma però!

Sono le sei del mattino, punto d’incontro davanti ad un’agenzia viaggi poco dopo la statua di Adam Smith, una ventina di persone ad aspettare nel buio d’inverno. Proprio davanti per fortuna c’è Nero Caffe che apre prestissimo, la mia salvezza, un caffè caldo e qualcosina per la colazione, l’attesa è stata più dolce così.
Un pullman con dipinta un enorme sagoma di Mel Gibson nel ruolo di William Wallace parcheggia davanti a noi. Controllati i nomi sulla lista, saliamo tutti sul pullman.
Scendiamo giù per la Royal Mile e la nostra guida Ricky inizia a raccontarci il perché la via si chiama così. Non potevo scegliere un tour migliore, Ricky non solo è un fantastico e divertente oratore ma anche un bravissimo e appassionato storico. Non ho chiuso occhio per ascoltare le sue storie sui Kelpies, misteriose creature mitologiche che attirano le persone nei profondi dei laghi (durante il tour potete ammirare una loro rappresentazione fatta dallo scultore Andy Scott mentre il pullman passa vicino al fiume Carron) oppure sui Brownies e altre creature fantastiche della Scozia.
Parco Nazionale di Trossachs & Loch Lomond
Continuiamo il viaggio con storie delle imprese di William Wallacee Robert The Bruce mentre passiamo vicino al Castello di Stirling dal quale si possono vedere i 13 campi di battaglia, e vicino al famoso castello di Doune, set di Monty Phyton , Game of thrones e Outlander.( castello Leoch) .
La prima fermata è prevista a Callander, all’ingresso del parco nazionale del Loch Lomond e delle Trossachs, in un punto ristoro dove a parte caffè e cibo si possono comprare souvenir e ricordi del viaggio da portare a casa. Io ho fatto il pieno di fudge e scottish shortbreads, deliziosi biscotti al burro da sgranocchiare durante la giornata.
Proseguiamo entrando nel parco nazionale delle Trossachs , uno di quei posti paradisiaci che vi consiglio di inserire nella vostra lista di “cose da vedere prima di morire” e sono sicura che ci tornerò per esplorarlo meglio. Fra i 22 laghi del parco c’è anche il Loch Lomond famoso per essere il lago più grande della Gran Bretagna. Davanti ai vostri occhi si apre una scena di pura e selvaggia natura la cosiddetta “Rannoch moore”, una distesa di circa 130 km quadri di desolazione paludosa dove sembra non ci possa esistere anima viva.
Qui vi voglio raccontare una delle cose che più mi hanno colpito della Scozia e che secondo me racchiudono uno degli aspetti più significativi del popolo scozzese: l’ospitalità. Simbolo di tale ospitalità sono le “bothy”, in mezzo alla palude e sparse per sparse negli angoli più remoti delle Highlands spuntano queste piccole casette dipinte solitamente di bianco lasciate a disposizione di chiunque abbia bisogno di un rifugio dalla crudele madre natura.
All’interno generalmente puoi trovare un posto asciutto per dormire,un camino a legna per scaldarti e se il precedente occupante è stato generoso un po’ di cibo in scatola e una bottiglia di whisky. Tutto quello che viene preso va sostituito ovviamente e alla partenza bisogna assicurarsi di lasciare il posto pulito per i prossimi viaggiatori.

Rannoch Moore & Valle del Glencoe - Le Tre Sorelle
Siamo ancora nella valle del Glencoe e appena scesa dal pullman il passaggio è semplicemente pazzesco. Bidean nam Bian è lì davanti, a poche decine di metri, che si innalza sopra di te con le sue tre creste rocciose più imponenti la Gearr Aonach , Aonach Dubh e un po’ più a est la Beinn Fhada, o più semplicemente le tre sorelle. Facciamo qui una sosta di circa mezz’oretta e non riesco a smettere di fotografare con la speranza di poter intrappolare dentro una foto la magnificenza di questo posto.
A febbraio le tre creste sono ricoperte da una moltitudine di colori dal giallo all’arancio bruciato al rame fino a un bruno scuro con macchioline di verde che annunciano la primavera. Presa dalla frenesia di scattare sempre più foto non ci ho fatto molto caso dove mettevo i piedi…ebbene si…sono caduta, per salvare la fotocamera ho sacrificato le mie ginocchia e i miei jeans. A mia difesa in questo periodo il terreno e molto scivoloso e fangoso e anche se ho dovuto passare tutto il resto del giornata andando in giro piena di fango , Ricky mi ha consolata dicendomi che probabilmente nessuno ci farà caso perché è una cosa che capita spesso qui.
Loch Ness
Il viaggio riparte…prossima tappa la tanto temuta ma allo stesso tempo desiderata creatura degli abissi Nessie , i locali dicono che sia femmina.
Uno dei posti degni di nota sulla strada per Loch Ness è Fort William, la capitale britannica delle attività all’aperto, punto di partenza del Caledonian Canal e del Jacobite, il treno a vapore che nella saga di Harry Potter porta il nome Hogwarts Express. Da Fort William in men che non si dica arriviamo a Fort Augustus. Non aspettatevi una grossa città , Fort Augustus è un piccolo villaggio di circa 700 abitanti nel cuore delle Highlands.
La nostra fantastica guida ci ha prenotato i posti per la mini crociera su Loch Ness. Vi consiglio di farlo perché costa meno e avrete un posto assicurato sulla nave così potete pranzare con una tanto amata da me porzione di fish and chips dal locale vicino al ponte.
Partiamo per il giro, la Spirit of Lochness si addentra piano piano sul Loch Ness. Potete stare dentro al coperto oppure salire al piano superiore e lasciare il vento fresco della Scozia faccia svolazzare i vostri capelli mentre aspettate che Nessie risalga dagli abissi.
Il Loch è molto più grande di quello che mi aspettavo e di un nero profondo che non avevo mai visto prima in nessun lago, sembra di navigare in un enorme vasca di Guinness . La guida ci ha spiegato che la torba che scende dalle colline va a riversarsi nel Loch , questo rende anche la pesca inaccessibile perché i pesci hanno un odore e gusto sgradevole.
Se vi chiedessero per alzata di mano se credete nell’esistenza di Nessie in pochi avrebbero il coraggio di alzarla per non sembrare dei creduloni ma secondo me se siete su quella barca c’è qualcosa che via portato lì…la curiosità, il fascino del mistero e del ignoto oppure il desiderio di essere stupiti…non mi sembra poi così male essere dei creduloni.
Parlando di dati e numeri, il Loch ha una profondità massima di 227 metri si estende per ben 37 km e la temperatura media è di 6 gradi, nessuna esplorazione di sommersione ha mai avuto successo vista la sua oscurità e non viene praticata neanche la pesca…Volete dirmi che non è questo l’ambiente perfetto per un’enorme creatura acquatica? Va bene avrete già capito che io in Nessie ci credo , e voi?
Commando Memorial

Dopo le bellissime due ore passate a Loch Ness e una mezz’oretta di strada arriviamo alla penultima fermata del tour, il Commando memorial , monumento dedicato ai Commando che hanno perso la loro vita nella seconda guerra mondiale. Il monumento raffigura 3 soldati, membri del élite force istituita da Churchill, con lo sguardo rivolto verso Ben Nevis( la montagna più alta del Regno Unito) e l’iscrizione “United we conquer”.
Pitlochry
Inizia a far buio e iniziamo anche noi la ritirata verso Edimburgo. La strada ci porta verso lo splendido Parco Nazionale Cairngorms che ci fa da cornice fino a Pitlochry, ultima tappa del tour. In questo incantevole villaggio, reso popolare dalla regina Victoria, si può degustare un delizioso gelato al whisky e ammirare le piccole ed eleganti casette in stile vittoriano.
Giorno 5
Castello di Edimburgo

Riservate la mattina per visitare questa straordinaria fortezza che sembra forgiata dalla roccia vulcanica sopra la quale sorveglia su tutta la città. Il castello di Edimburgo oppure “Castle rock”(castello nella roccia) è una delle attrazioni più visitate della Scozia.
Prendere i biglietto online vi permetterà di saltare l’enorme fila che si forma ogni giorno e risparmiare tempo da dedicare ad altre attrazioni. Le visite guidate sono incluse nel vostro biglietto e vi basterà unirvi ai gruppi che iniziano ogni 30 minuti. Se invece non amate seguire un gruppo e volete prendervi del tempo per esplorare con calma potete prendere l’audio guida per 3,5£.
Assolutmanete da non perdere
• La pietra del destino
• I gioielli della corona
• La cannonata delle ore 13 (escluso il sabato)
Fare il guardiano di notte al Castello non è un lavoro da tutti. Da un lato perché hai sulle spalle la sicurezza di uno dei castelli con un eccellente reputazione nella difesa di miglia di anni e dall’altro perché devi rimanere lucido e razionale di fronte ai possibili fantasmi che col calare della notte si svegliano a girovagare per il Castello.
Se vi capita di sentire suoni di cornamusa non stranitevi è soltanto il fantasma del suonatore di cornamuse solitario. La leggenda narra che quando vennero scoperti i tunnel che partono dal castello e attraversano i sotterranei della Royal mile fu mandato in esplorazione un suonatore di cornamusa, ma a metà tragitto la musica si interruppe e il corpo del ragazzo e la sua cornamusa non fu mai più ritrovato. Da allora sembra ritorni qualche volta a far sentire la sua cornamusa a chi oggi viene a vistare il Castello.
Riservate la mattinata per il castello, per la visita ci vogliono almeno un paio di orette.Qui il link del sito per altre info
Oink
Avete già fame? La prossima tappa è un’istituzione per gli abitanti di Edimburgo e sopratutto per gli amanti della carne. Come si può capire dal nome e dal loro logo fucsia acceso il protagonista indiscusso è Il Maiale, per essere più specifici tenerissima carne sfilacciata di maiale cotto sullo spiedo per ore e ore ogni mattina.
La carne è cosi morbida che si scioglie in bocca, il sugo va a insaporire il panino e ad ogni morso per il vostro palato sarà una festa.Vi spiego come funziona: potete sceglie la quantità di carne , il piglet 80 grammi , l’oink 160 g e il grunter 250 g poi scegliete il panino( pane bianco o integrale).Sempre a scelta viene aggiunto un secondo ripieno, tra haggis e salvia e cipolla. Il tutto viene completato con la salsa, ci sono tantissimi gusti particolari e interessanti .Il mio preferito? L’oink 160 g con haggis fatto in casa e salsa di mele!Che goduriiaaaaaa.
Il locale è piccolo e tende a diventare affollatissimo in orario di pranzo. Se arrivate in tempo per trovare il posto potete gustarveli lì se invece è troppo pieno prendeteli da portare via , ve li gusterete nella prossima tappa(ps non indicato se andate quando fa freddo , ogni posto caldo è una buona occasione per riscaldarsi un po, quindi meglio aspettare un po per avere un posto al calduccio). Io ci sono tornata più di una volta all’Oink, dovrebbero mettere la scritta “Attenzione può dare dipendenza!”
Princes Street Gardens
Se venite d’ estate potete gustarvi il vostro pranzo qui e avrete quello che un negozio difficilmente vi può offrire … una meravigliosa vista sul castello di Edimburgo immersi nel verde in pieno centro di Edimburgo .Purtroppo quando io sono andata a febbraio i giardini erano chiusi per manutenzione.
I giardini di Princes Street si distendono tra la parte vecchia e quella nuova della città diviso in due da The Mound, una collina artificiale dove si trova anche la Galleria Nazionale di Scozia.
I giardini furono inaugurati soltanto nel 1820 perché al loro posto c’era il Nor Loch (lago Nord) che per tantissimo tempo è stato utilizzato come una barriera difensiva per il Castello. Si pensa sia stato una anche una delle cause delle peste di Edimburgo e di tante malattie della popolazione. Il perché? Dal medioevo al XIX secolo è stato usato come discarica di cadaveri e luogo di affluenza delle acque reflue e allo stesso tempo come fonte di acqua “potabile “ per la popolazione. Yuuuukkkk terribile , macabro e disgustoso. Questo è solo un vecchio e brutto ricordo , oggi i giardini sono un luogo incantevole ed elegante, un posto dove rilassarsi e godersi la vista del castello e la natura.
PS: Da non perdere la fontana Ross, da qui si ha la miglior vista per una foto da cartolina con il castello.
Galleria Nazionale dei Ritratti
Molto meno conosciuta dai turisti, la Galleria Nazionale dei ritratti vi stupirà non solo con i suoi famosi ritratti ma anche l’edificio in sé è un’opera d’arte.
Il palazzo è fatto in arenaria rossa e l’architettura è neogotica. Appena entrati rimanerete a bocca aperta di fronte al fascino della sala d’ingresso. Il pavimento è un elegante mosaico di forme geometriche, intorno alla balaustra il fregio dallo sfondo dorato racconta la storia di Scozia attraverso 155 dei suoi personaggi storici più importanti.Sopra le loro teste è dipinto anche il loro nome , se siete grandi appassionati della storia scozzese potete giocare a indovinare i loro nomi. Per ammirarlo meglio salite al primo piano , da dove avrete una vista migliore su tutta la sala. Oltre ai suoi 3000 dipinti e sculture e 38 mila fotografie la galleria ospita anche il concorso BP Portait Award.
Da non perde anche la libreria della galleria, potete chiedere la consultazione di alcuni libri e ammirare la sua eleganza seduti su una delle poltroncine poste ai lati della stanza.Leggi i miei preferiti qui.
Giorno 6
Dean Village
Edimburgo è stato senza ombra di dubbio un mistero tutto da esplorare per me! Con le sue contraddizioni e le sue stranezze ti portano in un mondo a sé .
Così come niente fosse…se stai passeggiando su Water of Leith non lontano dal centro della città ti può capitare tutto’ a un tratto di essere catapultato in un piccolo villaggio che sembra uscito da una fiaba. Forse, e sottolineo forse, non hai appena attraversato una porta tridimensionale ma avete appena trovato il Dean Village.
Un’oasi di tranquillità lontana dalle folle di turisti e a soli 5 minuti di camminata da Princes Street. Attraversando un piccolo ponte sopra il fiume vi ritroverete a camminare in questo incantevole e pittoresco borgo , circondati da meravigliose case di pietra originali del 1700. Il nome deriva dallo parola scozzese “dene” che significa “profonda valle” proprio per la sua posizione geografica.
Edimburgo non smette mai di sorprendermi!
Victoria Street
Meta immancabile dei fan di Harry Potter, la “DiagonaAlley “ di Edimburgo è un crescendo di colori vibranti e negozi dallo stile eccentrico. Proprio come a Diagon Alley qui potete trovare sulla stessa via un miscuglio di cose bizzarre e uniche come pozioni magiche, bacchette e incantesimi ai kilt tradizionali di tweed scozzesi, attrezzatura per cavalieri medievali e libri e cartoline minuziosamente decorati.
La via è stata progettata dal architetto Thomas Hamilton con lo scopo di migliorare il collegamento alla parte vecchia della città. Fino al 1837 veniva chiamata West Bow e soltanto con l’accesa della regina Victoria al trono cambia nome e diventa Victoria Street.
Se volete prendervi una pausa, sopra ai negozi c’è una meravigliosa terrazza con vari pub dove potete bere e mangiare qualcosina.

Museo Nazionale Scozzese
Non lasciatevi ingannare dalla cupa immagine che l’esterna dell’edificio da, una volta entrati vi lascerà a bocca aperta.La scoperta del museo inizia dalla Grande Galleria è proprio questa che vi stupirà con l’eleganza della sua architettura vittoriana. Le sottili e lunghe collone e la struttura in ghisa sorreggono le signorili balconate di legno che circondano tutti e due i piani. La cupola di vetro fa risplendere ancora di più il bianco della Galleria , neanche le giornate di pioggia incupiscono la sua luminosità.
È stato riaperto al pubblico nel 2011 dopo una restaurazione che è costata ben 47 miliardi. Il museo è enorme, le gallerie variano dall’ambito archeologico a quello scientifico e artistico e ospita sempre nuove mostre straordinarie. Se volete visitarlo con calma ci vogliono almeno 3 ore. Leggi i miei preferiti qui.
Irn-Bru, Mars fritto e altre stranezze scozzesi
Siete veramente stati a Edimburgo se non avete provato l’inrn-bru e il mars fritto? Sembra proprio di no. L’ IRN-BRU è chiamata dai scozzesi anche come “l’altra bevanda nazionale dei scozzesi” quindi seconda soltanto al whisky, adesso capite l’importanza che questa bevanda analcolica ha per i scozzesi.
Vorrei spiegarvi il gusto che questa strana bevanda arancione ha…ma mi trovo un poco in difficoltà, cerco di raccontarvela in base a quello che io ho provato. Ha un sapore d’infanzia perché ricorda un miscuglio di chewing gum ai gusti indefiniti e i lecca lecca quelli a spirale colorati , l’arancione ingannerà il vostro cervello a pensare ovviamente all’arancia…ma provate ad assaggiare ad occhi chiusi. Se quando la provate non vi piace, non ditelo mai davanti ad uno scozzese, potrebbe non rivolgervi più la parola.
Passiamo al Mars fritto..si avete sentito bene…la barretta viene passata in pastella e poi fritta. Se è un dolce per i palati raffinati? Certo che no…è una barretta da 500 passa calorie che viene FRITTA ragazzi FRITTA in pastella..più che un dolce è un’esperienza!Se mi è piaciuta? Vi dico solo che …lì davanti al negozio di fish&chips ,dopo una lunga e fredda giornata di febbraio, al primo morso con il cioccolato caldo che si scioglie in bocca e si mescola con la croccantezza del fritto si è sciolto anche un pezzo del mio cuore. Provare per credere!
Anche non sono riuscita a finirlo (avevo appena mangiato un’enorme porzione di fish&chips) , il mars fritto è un’esperienza che non potete perdere a Edimburgo.
Lavandini improbabili
Ho lottato con questo lavandino per una settimana intera. A quanto pare è normale trovare questo tipo di lavandino in Scozia, con un rubinetto per l’acqua calda e uno per l’acqua fredda. Tutto questo perché prima si usava prendere l’acqua calda da un serbatoio di acqua non potabile e quella fredda da uno potabile, infatti se guardate con attenzione su alcuni lavandini si trova ancora la scritta drinkable (potabile ) per quella fredda e hot water per quella calda. Io per lavarmi il viso mettevo la mano a pugnetto sotto il rubinetto di acqua fredda e poi lo passavo velocemente sotto quello di acqua calda…Divertente da fare al mattino presto appena svegli…vero?
Se vi è piaciuta la guida e avete usato i consigli nel vostro viaggio sarebbe fantastico conoscervi. Usate #passportandspaghettitips su Instagram, mi renderebbe molto felice vedere le vostre avventure a Edimburgo!